Oggi chicca rapida e penitente.
Trashpipo, o Biodegrado, o quello di Borlottee, o quello di Kontenitore, insomma Filippo, millenni fa mi ha consigliato di ascoltare una certa Laila Al Habash.
Attenzione: frase lunghissima.
Io, con i miei tempi biblici di risposta alle novità (sono un toro e ci posso fare ben poco), la ascolto solo settimana scorsa, uscendo dalla stazione di Peschiera e guardando di sbieco dei poliziotti che mi guardano di sbieco, forse per l’outfit di cui solo io andavo molto fiera, composto da jeans chiari, canotta da gaelotto a righe bianche e nere e cappellino giallo da baseball.
Morale della favola?
Nuova fissa della vita per una come me, che sentendo parole come
Io sono a mio agio nel calore
Nella gentilezza e nell'amoreSe mi vedi piangere
È che sono nata troppo soffice
si scioglie di gioia perché crede che non ci sia niente di più ammirevole di:
de-stigmatizzare il pianto;
frantumare l’idea per cui la gentilezza non sia qualcosa di cui andar fieri.
Sfrutto la sua copertina per salutare Raffaella.
Ciao e grazie. ♡
Come al solito: non possiedo i diritti dell’immagine, che sono di Bomba Dischi (penso di aver capito, visto l’errore 404) e l’opera è a cura di Caterina Adele Michi.
Ci sentiamo quando ci siamo,
un abbraccio.
Ayla
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tvb