Wow, sono passati due anni.
Ho una scusa? In realtà sì, non sono stata bene benissimo. No, non ho intenzione di iniziare un pity party, ma credo che tutt* possano capire cosa voglia dire non sentirsi.
L’altro giorno, però, mi è tornata una gran voglia di condividere due pensieri e un po’ di musica. Ho dovuto riattivare due account Google e cercare nell’hard disk il file per le grafiche. Penso basti come penitenza per essere scomparsa.
Cos’è successo in due anni? Beh, cosa non è successo.
Sono diventata un po’ più grande credo, un po’ più presente e un po’ più consapevole. Beh, poi sono anche uscite due puntate del podcast, che continua e continuerà ad andare alla sua velocità.
Ah sì, e ho imparato per la prima volta a volermi bene. Credo di essere sulla strada giusta.
Respiro.
Respiri con me?
Inspiriamo.
Espiriamo.
In questi due anni di ri-scoperte ho abbandonato Minestrone, la mia storica playlist, che altro non era che un’accozzaglia di un centinaio di canzoni ascoltate a rotazione. Ho deciso di costruirne una nuova, ah le metafore!, con tutto ciò che in questo duemilaventitrè mi stupisce. Tipo la canzone che vi manderò oggi dal mio balcone. L’aria è ancora fredda e piove, ma la magnolia dei vicini è già verde e gli uccellini sono canterini.
Questo brano mi scatena una tenerezza inverosimile, sarà per i synth tutti ovattati, il kick drittissimo e il ritornello armonizzato.
Spero stiate bene anche voi, fatemelo sapere. ♥
Ayla
© Jeanne Added, 2018 Naïve Records
Bentornata <3